CENTRO – Non si può certo dire che a Trofarello manchino i parcheggi, soprattutto in alcune zone. Anzi, proprio la costruzione di alcuni ulteriori parcheggi è stata criticata in quanto ritenuta superflua. Tuttavia esiste senza dubbio un rapporto non facile tra i trofarellesi e l’uso corretto delle aree di sosta.
Basti vedere quello che tutte le mattine avviene all’incrocio tra via Roma e via Torino. Piazza Primo Maggio è veramente a due passi, ma – nonostante via Roma già non brilli di suo quanto a viabilità – regolarmente all’altezza del semaforo, sotto un inequivocabile cartello divieto di sosta e fermata, si forma una coda.
Ma non è, come si potrebbe pensare ad una prima occhiata, una coda di auto ferma al semaforo in attesa di svoltare. Sono veicoli abbandonati in mezzo alla carreggiata, a casaccio, quasi al centro dell’incrocio.
Ne viene fuori una curiosa collezione di auto, furgoncini, veicoli di varia natura, lasciati dove capita con le quattro frecce innestate. Certo tutte quelle lucine creano un gioco di luci che farà pure atmosfera natalizia, ma genera un vero caos.
Poco importa se gli automobilisti indisciplinati siano diretti al bar all’incrocio (manca poco che parcheggino direttamente dentro il dehor), o ad uno qualsiasi degli esercizi commerciali nelle vicinanze. Sta di fatto che basterebbero proprio solo due passi in più per evitare di creare ingorghi, obbligando coloro che risalgono via Roma ad improbabili gimkane, con ulteriore aumento dello smog.
Non è certamente l’unico caso quello di via Roma. Quotidianamente in via Togliatti all’altezza del piccolo centro commerciale, un bel parcheggio gratuito fa bella mostra di sé, mezzo vuoto. Contemporaneamente moltissimi veicoli sostano in divieto sul lato sbagliato della carreggiata, se non addirittura direttamente sul marciapiede, coprendo la visuale ai passanti, per i quali l’attraversamento sulle strisce pedonali diventa un terno al lotto.
Da tempo pervengono segnalazioni in redazione e sul web di queste e di altre situazioni analoghe. Ci si chiede… per quanto tempo tutto ciò sarà ancora tollerato?
Sandra Pennacini