Tanti contrattempi e pochi espositori al mercatino
Non si può definire un avvio dei più felici quello del mercatino di Natale di Trofarello.
La prima brutta sorpresa in apertura: la tanto attesa pista di pattinaggio è chiusa. Nient’altro che una vasca vuota attraversata da tubi. Insomma un pasticcio. Discreta l’offerta di via Torino, bancarelle dal sapore solo vagamente natalizio, i consueti gonfiabili e giochi per bambini. Ricorda molto, forse troppo, la notte bianca: un sentore di “già visto”.
Solo la presenza di alcune associazioni locali ha contribuito a creare un’atmosfera più familiare.
Ma ciò che sorprende in negativo è l’estensione della manifestazione . Via Roma, regolarmente chiusa al traffico come da programma – peraltro con notevole disagio per le funzioni previste in chiesa – si presenta desolatamente vuota.
I commercianti della via, tutti aperti per l’occasione nell’area che va dalla Proloco all’incrocio con via Torino, insorgono.
«Doveva essere coinvolto tutto il paese, mentre questa sembra un’isola deserta» spiega Giuseppe Perrone della Gotha dʼoro.
Francesca Muttoni osserva: «Ci sembra di essere stati tagliati fuori dalla manifestazione, che sulla carta sembrava una bella iniziativa; stamattina abbiamo cercato di parlare con gli organizzatori. Dopo una serie di rimpalli ci è stato detto che via Roma non era stata nemmeno presa in valutazione nell’assegnazione dei posti».
Francesca Oddenino di Andrea Fiori è dispiaciuta: «Noi partecipiamo sempre a tutto – dice Francesca – ma questa volta come commercianti non siamo stati coinvolti; abbiamo scoperto che via Roma avrebbe dovuto essere parte del mercatino dai cartelli distribuiti due settimane fa, non abbiamo ricevuto alcuna informazione ufficiale, né siamo stati consultati preventivamente. Comunque ci siamo organizzati, per poi sentirci dire stamattina che hanno aderito poche bancarelle. Come non bastasse l’addetto alla disposizione non sapeva nemmeno che via Roma esistesse».
Fa eco Silvano Trevisanutto della gelateria: «Ci si prepara perché sono talmente poche le cose che si organizzano durante l’anno che non volevamo perdere l’occasione. Nel mio caso abbiamo addirittura rinviato di una settimana la chiusura e fatto acquisti solo per l’occasione. Domani chiudiamo. Ci si mette l’impegno e la presenza e poi ti trovi queste sorprese… non è piacevole».
Cassardo, a nome della Proloco che aveva organizzato polenta, salciccia e vin brulè osserva: «E’ un peccato che via Roma sia stata esclusa dal mercatino».
Stessa situazione nella parte terminale di via Torino, che addirittura è stata aperta al traffico . Rita Francescon di Nonsolobau ha ulteriori motivi di irritazione: «Sono stata tagliata fuori come commerciante dalla strada, che è stata aperta al traffico. Le macchine potevano parcheggiare e mi è stato chiesto di togliere la bancarella. Tutto questo mentre al centro di Trofarello c’era una bancarella concorrente alla mia, che veniva da fuori». (1/1 nota)
Abbiamo chiesto spiegazioni all’Assessore Bozzo. «Stamattina sono venuti a mancare 35 banchi, probabilmente perché pioveva. Chiaramente quelli che sono arrivati hanno preferito posizionarsi su via Torino. C’è anche chi non ha rispettato il posto originariamente assegnato. All’incrocio con via XXIV Maggio alcuni bar e negozi avevano fatto espressamente richiesta di fare la manifestazione su tutta via Torino, e si sono ritrovati fuori. A noi dispiace, chiaramente non è stato fatto apposta, diversamente non avremmo considerato alcune aree sin dall’inizio. E’ stata l’assenza dei banchi previsti che ha creato questa situazione. Cercheremo di recuperare la brutta figura: il 20 o il 21 dicembre, anziché fare il mercatino solo in piazza, ne faremo anche uno in via Roma; organizzeremo qualcosa anche in quella parte di via Torino che si è trovata esclusa.
Quanto alla pista di pattinaggio, ieri è saltato un tubo di liquido refrigerante. Alle nove di sera è stato sostituito tra molte difficoltà. Ma quando si è accesso il motore dell’impianto la corrente saltava continuamente. Nel pomeriggio di sabato è intervenuta l’Enel e si è scoperto che invece di predisporre un attacco a 380 volt come necessario, era stato installato a 220. A questo si aggiunge la difficoltà che fa relativamente caldo, si spera nelle prossime giornate di poter far funzionare la pista.
Mi dispiace moltissimo per questi disguidi, ma sono contento di verificare comunque una certa affluenza ».
(1/1 nota) aggiornamento: precisa Rita Francescon che 《In un primo momento mi è stato chiesto di togliere la bancarella. Alle mie proteste mi hanno confermato che potevo tenerla e così ho fatto. Purtroppo la strada era aperta e dopo un po’ le macchine parcheggiavano a fianco, tutto intorno. E comunque nessuno veniva per il mercatino a strada aperta》
Sandra Pennacini