Storie di imprenditoria locale di successo
CENTRO – In via Roma 30 c’è la sede dell’Officina Orafa Roberto Ceresero, un laboratorio – negozio in cui Roberto e sua moglie hanno cura dei propri clienti.
Roberto, qual è il suo percorso formativo?
“Dopo il primo anno delle superiori mi sono iscritto alla scuola per orafi Ghirardi di Torino e, già dal secondo anno, parallelamente all’impegno scolastico, ho iniziato a lavorare presso un laboratorio orafo di Torino, dove sono rimasto fino al 1996.”
Quindi ha lavorato da subito…
“Sì, lavoro e formazione sono andati sempre avanti di pari passo. Nel 1997 ho richiesto il marchio di fabbricante e nel 2000 mi sono iscritto al corso di incassatura presso la mia vecchia scuola, per completare la mia preparazione nel settore. L’anno successivo ho ottenuto la licenza per la vendita on line e nel 2004 ho ricevuto il marchio “Piemonte Eccellenza Artigiana”.
Un’attività centrata su Trofarello?
“Sì, sono qui dal 1996 con il laboratorio, prima in via Torino, poi in via Roma 22 e ora qui al 30 dal 2009. E dal 2010 abbiamo aperto il negozio. Comunque, non ci chiudiamo nel laboratorio: sono innumerevoli i weekend che trascorriamo in giro per l’Italia alle fiere del settore per conosce nuovi marchi e nuove tendenze.”
Un bel salto, dal laboratorio al negozio con laboratorio!
«Prima lavoravo esclusivamente per i negozi, di Torino, della provincia e anche del cuneese. Riparazione e produzione di pezzi originali. Il negozio è un’altra cosa e poi il commercio non è aiutato ma non parlo solo di Trofarello, ovviamente. Poi ci sono continui investimenti che, nel nostro settore, non sono esigui”
Cosa chiedono i suoi clienti?
“C’è chi privilegia il prodotto artigianale unico e chi, invece, entra e chiede espressamente il marchio.” Roberto sorride: “Chi vuole il marchio, difficilmente vira su altre cose!”.
Chi chiede il prodotto originale, si fa consigliare o chiede l’anello di Kate?
“Sì! Tantissime volte arrivano con la foto sulla rivista, richiedendo magari piccole modifiche, ma molte altre volte chiedono consigli”.
Note negative su Trofarello?
“Noi siamo in una via centrale ma che è stata molto penalizzata negli anni. I lavori di risanamento del rio ci hanno chiuso la strada per quasi due anni. L’amministrazione aveva promesso opere di valorizzazione della zona invece siamo sempre più abbandonati.”
E quali note positive?
“Sicuramente i miei clienti, affezionatissimi! A Trofarello c’è una dimensione che permette anche di avere dei bellissimi rapporti umani. Oltre a questo… è difficile!”.
Spesso però si sente dire che a Trofarello non c’è nulla…
“In realtà c’è molto, forse più che nei comuni limitrofi. Certo, negli anni si sono persi il cinema e la discoteca, ma l’offerta dei negozi è buona. Recentemente, una cliente ha trovato da noi un marchio che altrimenti avrebbe trovato solo a Torino.”
I Centri Commerciali vi danneggiano?
“Chi vuole una persona competente dietro al bancone non va nel centro commerciale. Poi, per noi, basta non porsi in concorrenza con loro, evitando quei marchi che loro vendono, sui quali possono effettuare degli sconti molto alti sui pezzi di fine serie. I nostri clienti sanno anche che da noi un po’ di sconto c’è anche sui marchi, mentre nei centri commerciali il prezzo del cartellino è quello e basta.”
Siamo nel settimo anno di crisi: voi la vedete nella società di Trofarello?
“Certamente. La crisi ormai è ovunque. Alcuni, purtroppo, sono costretti a vendere i vecchi ricordi per poter tirare avanti. Noi non ritiriamo il cosiddetto ‘oro vecchio’ se non in permuta o per trasformarlo in un nuovo gioiello.”
Una proposta…
“Facciamo due! In primo luogo, occorrerebbe maggiore collaborazione tra i commercianti e gli artigiani di Trofarello, una collaborazione che sia organizzata, strutturata e trasparente. Se non ci uniamo, se non promuoviamo assieme delle iniziative di sviluppo locale, i clienti vanno a Moncalieri o a Torino, per cui ci perdiamo tutti.”
Questa è la prima: e la seconda?
“Vorrei che l’amministrazione si ricordi di questa parte di via, sia per la notte bianca che per le festività natalizie. Poi, via Roma è anche il biglietto da visita per i molti che arrivano dalla stazione. Già si vede un supermercato chiuso con di fronte due case diroccate: facciamo il possibile per dare un’immagine migliore di Trofarello!”
Davide Roccati