BATTISTI – È POSSIBILE OCCUPARSI DI DIRITTI CIVILI IN UN PERIODO DI PROFONDA CRISI ECONOMICA, QUANDO IL LAVORO PARE ESSERE PRIORITÀ UNICA ED ASSOLUTA? E’ POSSIBILE SUPERARE LA LOGICA DEL “C’È BEN ALTRO CUI PENSARE IN QUESTO MOMENTO”? L’incontro organizzato dal Circolo PD di Trofarello nella serata del 31 ottobre ha inteso proprio incentrare l’attenzione su questo punto, raccogliendo una discreta partecipazione, nonostante la coincidenza con la notte di Halloween.
Relatori di spicco l’europarlamentare PD Daniele Viotti, la parlamentare PD Paola Bragantini, l’Assessore alle pari opportunità del Comune di Torino Ilda Curti e Paolo Montagna, Vice Sindaco del Comune di Moncalieri. La domanda posta ha avuto una risposta univoca da parte degli intervenuti: non solo è possibile, bensì è doveroso parlare di diritti civili (matrimonio / unioni civili – anche tra appartenenti allo stesso sesso – tutela della donna, questione adozioni, fecondazione eterologa, eutanasia e molto altro ancora). E questo non solo per una questione morale, ma anche nell’ottica di un ritorno concreto in termini di benessere generale. Posizione condivisa degli intervenuti è, infatti, che una società che si apra ai diritti civili, sia una società più “felice”, ove i talenti possono dare il meglio di sè; concedere diritti non è buonismo, bensì pensare a costruire solide basi per il futuro.
Non così condivisa, tuttavia, la visione degli obiettivi da perseguire concretamente, perché nella società civile, e così anche all’interno della politica, molte sono le posizioni e le sfumature quando si tratta di immaginare la trasposizione dei principi in norme di legge.
Per quanto riguarda il nostro territorio è emersa la ferma volontà, da parte dell’Assessore Montagna, laddove dovesse assurgere al ruolo di Sindaco di Moncalieri, di trascrivere i matrimoni contratti all’estero da persone dello stesso sesso; un’azione già posta in essere da molti Sindaci, avente ovviamente significato simbolico e politico, che sia da pungolo affinché la questione venga al più presto normata.
E’ intervenuta alla serata anche l’associazione “Quore”, associazione di promozione sociale per la tutela e la promozione dei diritti delle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender. L’associazione ha dato vita ad un’iniziativa di sensibilizzazione, che consiste nell’apposizione nei luoghi pubblici e negli esercizi commerciali che intendano aderire di una vetrofania riportante la frase “Omofobia, no grazie”. La campagna ha già ottenuto una forte diffusione, anche grazie al patrocinio della Città di Torino e di quindici comuni dell’hinterland. Da qui l’invito ai consiglieri comunali presenti in sala a farsi parte attiva nel proporre l’iniziativa anche all’attenzione dell’amministrazione Trofarellese.
Sandra Pennacini